NST: tecnica di integrazione neurostrutturale
La NST è considerata una delle tecniche migliori di terapia manuale per il sistema muscolo-scheletrico e spinale. Agisce sul dolore, sull’equilibrio e il benessere globale della persona.
Cos’è la NST (tecnica di integrazione neurostrutturale)?
NST, una tecnica innovativa, apprezzata e usata da autorevoli esperti. È considerata una delle tecniche migliori di terapia manuale per il sistema muscolo-scheletrico e spinale. Una sua caratteristica importante è quella di avere effetti duraturi sull’eliminazione del dolore.
Come funziona?
Come ho già detto, la NST è una pratica manuale. Cercando di spiegare in modo semplice, questa tecnica sofisticata, posso dirti che il fine è quello di indurre un reset del sistema muscolo-tensivo del corpo. Praticando delle manipolazioni sui tessuti molli, in punti ben precisi del corpo (ricchi di neurorecettori), si ottiene una naturale auto-regolazione della colonna vertebrale e delle strutture connesse. Questa auto-regolazione, di cui il corpo è capace, deve solo essere avviata dal terapista con questa tecnica complessa ma molto efficace. È proprio lo squilibrio delle tensioni muscolari a provocare disfunzioni e dolore. Il corpo reagisce recuperando il normale equilibrio posturale, eliminando sintomi e dolori e riacquistando la vitalità di cui ha bisogno.
Anche i casi cronici rispondono molto bene a questa tecnica. Circa l’80% dei pazienti che si sottopongono alla NST, risolvono il problema dopo alcune sedute, da una a cinque, non di più.
Inoltre, la NST può essere usata in tutte le situazioni cliniche, va bene per ogni età.
Una seduta può durare dai cinque ai quarantacinque minuti, questo dipende dalla persona e soprattutto, dai sintomi che bisogna trattare.
Lo squilibrio delle tensioni muscolari provoca disfunzione e dolore.
L’equilibrio delle tensioni muscolari dona salute e vitalità.
Un po’ di storia sulla NST
NST è stata sviluppata dal Dr. Michael J. Nixon-Livy, in Australia, tra il 1991 e il 1995.
Si ispirò a due grandi studiosi nel campo dell’integrazione spinale: Tom Bowen e Major Bertrand Dejarnette. Nixon-Livy, riuscì a riconoscere gli elementi essenziali del lavoro svolto dai due studiosi e, dopo ulteriori approfondimenti, utilizzando la Kinesiologia applicata, riuscì a integrarli fra loro, dando vita alla Nuova Integrazione Spinale: la tecnica NST.
La nuova tecnica fu lanciata in Europa nel 1996 e diventò un fenomeno globale.
Come e perché uso anche la NST
Io trovo questa tecnica molto utile non solo per i problemi specifici del sistema muscolo-scheletrico, per il quale già utilizzo numerose altre tecniche, ma soprattutto per quei casi in cui la persona ha bisogno di un “aggiustamento generale”, una specie di “reset del sistema”. Infatti questa tecnica non offre solo la possibilità di lavorare su una parte, ma il vero punto di forza è appunto il lavoro globale profondo che “tocca” tutte la globalità del corpo, armonicamente e totalmente. La utilizzo particolarmente in quei casi in cui le persone che si rivolgono a me presentano sintomi generici e generali, multipli e “strani” (passatemi il termine), come malessere, difese immunitarie abbassate, debolezza diffusa, stanchezza senza causa apparente, dolori diffusi, esiti problematici di patologie, inappetenza o perdita di peso non spiegata, problematiche viscerali, disordini emotivi, ecc.
Trovo anche estremamente utile utilizzare questa tecnica nella seduta finale, dopo aver risolto i problemi specifici che mi sono stati segnalati, con altre tecniche che ho reputato più adatte, o una tantum, per il mantenimento della perfetta salute, poiché questa tecnica ha il potere di “ripulire ulteriormente il campo” da eventuali problemi latenti e non manifesti che potresti avere.
Importanti anche gli effetti psicofisici, come testimoniato dall’Istituto Integrato di Psicosomatica che la utilizza con successo anche in tal senso, dopo averne ampiamente dimostrato i benefici anche in questo settore. Questo perché il reset indotto dalla tecnica agisce anche al livello psicosomatico aiutando a integrare ed elaborare emozioni e pensieri disfunzionali o rimasti in sospeso, basandosi sul principio che ogni cosa lascia un’impronta sul corpo e che andando a lavorare su di esso anche le informazioni in esso cristallizzate possono finalmente liberarsi.
Considero pertanto questa tecnica un po’ come un jolly, una carta sempre valida ma che se giocata in particolari situazioni può essere realmente risolutiva ed esprimere al meglio il suo potenziale.
Dott. Lorenzo Gay
Puoi approfondire l’argomento su: NST Health, il sito ufficiale del Dr. Michael J. Nixon Livy, dove sono state prese alcune immagini usate in questo articolo a scopo informativo.